Caso Sangiuliano-Boccia: chi ha creato l'account spia su Instagram
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Colpo di scena nel caso Sangiuliano-Boccia: chi ha creato l’account spia

Gennaro Sangiuliano

Nuovo tassello del caso Sangiuliano-Boccia con particolare focus all’account “spia” su Instagram che voleva far trapelare notizie sui due.

Si torna a parlare del caso Sangiuliano-Boccia con particolare riferimento a quello che sarebbe stato l’account Instagram da cui sarebbero trapelate alcune notizie sull’ormai ex ministro e la donna, ‘Politica&Amori’. Nel dettaglio è stato Il Fatto Quotidiano a chiarire alcuni aspetti che potrebbero essere decisivi anche al fine delle indagini sulla vicenda.

Gennaro Sangiuliano
Gennaro Sangiuliano

Caso Sangiuliano-Boccia: il ruolo dell’account Instagram

La vicenda che ha coinvolto Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia continua a tenere banco. Adesso è un account Instagram a far discutere e che potrebbe entrare nelle indagini della Procura di Roma, in quanto citato dallo stesso ex ministro.

Nel dettaglio, come scritto da Il Fatto Quotidiano, poi citato da diversi altri media di informazione, l’account in questione è ‘Politica&Amori’ che, però, al momento, non risulta più attivo sulla piattaforma social.

A quanto pare, tale account avrebbe tentato, contattando pure il giornalista Gabriele Parpiglia, di far trapelare notizie sulla storia tra l’allora ministro e l’imprenditrice campana, poi uscita il 26 dello stesso mese su tutti i media. 

Chi ha creato ‘Politica&Amori’

A far discutere, non sono tanti i tentativi dell’account quanto chi possa averlo creato e chi possa averlo amministrato allo scopo di generare questo caso. In questo senso, Il Fatto ha contattato un esperto di digital forensic per capirlo. L’esito ha portato al fatto che l’identità potrebbe non essere quella di un comune utente, ma di un professionista del settore in grado di non farsi notare. Il profilo potrebbe essere stato gestito da un bot, che ha cambiato identità ben 800 volte in sei anni. A conferma di tale tesi, l’utilizzo di reti VPN provenienti da Paesi dell’Est Europa come Romania e Bulgaria. Un qualcosa che indica una conoscenza specifica del settore e che, tra le altre cose, può essere costata tra i 15 e i 20 mila euro.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 9 Ottobre 2024 12:56

Gelo Giorgia Meloni-Crosetto: “Qualcuno fa le bizze”. Ecco cosa c’è dietro

nl pixel